Fausto Torrefranca o Fausto Acanfora di Torrefranca (Monteleone Calabro Vibo Valentia, 1 febbraio 1883 – Roma, 26 novembre 1955) è stato un musicologo e accademico italiano
Storico italiano della musica, bibliotecario del conservatorio di Napoli e di quello di Milano e poi professore di storia della musica (dal 1939) a Milano, a Roma e a Firenze, Fausto Torrefranca si dedicò allo studio della musica sostanzialmente da autodidatta dopo essersi laureato in Ingegneria presso il Politecnico di Torino nel 1905. Dal 1907 al 1919 collaborò assiduamente alla Rivista Musicale Italiana. Si occupò di musicologia e fu un attivo propugnatore dell’attivazione dell’insegnamento di Storia della musica e di Estetica musicale nell’università italiana. Docente di queste materie presso l’Università di Roma dal 1913 e presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dal 1930 al 1935, divenne professore ordinario a Firenze nel 1941.
Pubblicò un gran numero di studi, saggi e ricerche, dedicati specialmente al Settecento italiano ma che abbracciano anche la storia della musica strumentale italiana e della polifonia cinquecentesca che hanno riportato alla luce una ricca fioritura di composizioni, per lo più quartettistiche e clavicembalistiche, di grande valore; Tra le opere si ricordano: La vita musicale dello spirito (1910); Le origini italiane del Romanticismo musicale (1930); Il segreto del Quattrocento (1939); Avviamento alla storia del quartetto (post., 1966).
A Torrefranca si devono importanti contributi inerenti alla storia del quartetto, la musica di Sammartini e le origini della sonata; nel 1953 gli fu assegnato il Premio Feltrinelli per la critica d’arte.
Di lui si ricorda anche un celebre saggio anti-pucciniano pubblicato nel 1912, Giacomo Puccini e l’opera internazionale.
Leonardo Pinzauti, assistente di Torrefranca alla cattedra di Storia della musica negli anni cinquanta, ricorda che negli anni della vecchiaia Torrefranca parlava del suo Puccini come di “un necessario peccato di gioventù” e che, a suo giudizio, il suo libro avrebbe costretto Puccini a una specie di autocritica i cui risultati si sarebbero avvertiti nella raffinata strumentazione delle ultime opere del celebre maestro, in particolare del Trittico e della Turandot.
A Fausto Torrefranca è intitolato il Conservatorio di Vibo Valentia.